Un operaio è andato in arresto cardiaco mentre si trovava a lavoro. L'azienda era però dotata di defibrillatore e i colleghi sono riusciti a salvarlo
Si è sfiorata la tragedia in una azienda metalmeccanica di Teramo, quando un lavoratore si è accasciato a terra perdendo i sensi andando in arresto cardiocircolatorio. Solo la prontezza, la formazione dei lavoratori e la lungimiranza del datore di lavoro nel far installare all’interno della fabbrica un defibrillatore ha permesso a questo lavoratore di raccontarla.
Il defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) è uno strumento portatile in grado di analizzare il ritmo cardiaco ed erogare una scarica elettrica al cuore per rimetterlo in ritmo. Il defibrillatore permette quindi di intervenire in caso di arresto cardiaco, dando la possibilità a un dipendente o a un collega di salvarsi da morte certa. Può essere usato anche da personale non sanitario perché riconosce senza errore i casi in cui la scarica è necessaria e non interviene se la terapia elettrica non è indicata. Pertanto non spetta al soccorritore fare la diagnosi, ma egli deve solo seguire le indicazioni dettate dal dispositivo. L’unica accortezza da avere è quella di non toccare il paziente durante l’analisi e la scarica e di assicurarsi che non ci siano pericoli attorno.
Sicurezza sul lavoro significa anche predisporre degli strumenti utili al primo soccorso all’interno del sistema dell’emergenza aziendale. Fra questi, vi è il defibrillatore.