Dalla Finlandia un nuovo test che rileva il rischio di morte cardiaca improvvisa

Spesso sottovalutata, la morte cardiaca improvvisa ora può essere "prevista" grazie a un nuovo test sviluppato da scienziati finlandesi.

La morte cardiaca improvvisa (MCI) rappresenta un evento fatale che può colpire in maniera del tutto inaspettata individui di ogni età, compresi i giovani sani e atletici. Ogni anno, nel mondo, circa cinque milioni di persone muoiono per questa condizione, di cui 50.000 in Italia. Tuttavia, una recente scoperta scientifica potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui si affronta questo rischio.

La ricerca finlandese

Un team di ricercatori dell'Università di Tampere (Finlandia), guidato dal cardiologo Jussi Hernesniemi, ha sviluppato un nuovo algoritmo capace di identificare le persone con un maggiore rischio di morte cardiaca improvvisa. Questo studio, pubblicato su JACC: Clinical Electrophysiology, si basa su un parametro statistico chiamato analisi di fluttuazione detrended (DFA2 α1), che consente di rilevare variazioni nella frequenza cardiaca associate al rischio di morte cardiaca improvvisa.

Il metodo di studio

Tradizionalmente, il rischio di morte cardiovascolare viene valutato attraverso test di fitness cardiorespiratorio e altri esami che monitorano il cuore sotto sforzo. Il nuovo metodo sviluppato dai ricercatori finlandesi, invece, analizza la variabilità della frequenza cardiaca a riposo in intervalli di un minuto. Questo approccio è stato testato su circa 4.000 pazienti nell'ambito dello studio prospettico FINCAVAS (Finnish Cardiovascular Study).

Durante il periodo di follow-up di circa 8 anni, sono state registrate 83 morti cardiache improvvise. I risultati hanno dimostrato che il metodo di misurazione della frequenza cardiaca a riposo, utilizzando l'analisi DFA, “fornisce una stima significativamente migliore del rischio di morte improvvisa a lungo termine”, hanno spiegato gli autori dello studio in un comunicato stampa.

Risultati e implicazioni

I pazienti che presentavano anomalie nella frequenza cardiaca rilevate con questo metodo mostravano una probabilità 2,4 volte maggiore di arresto cardiaco rispetto ai pazienti con frequenza cardiaca tipica. "La scoperta più interessante dello studio è l'identificazione delle differenze emerse durante le misurazioni a riposo. Le caratteristiche degli intervalli di frequenza cardiaca dei pazienti ad alto rischio a riposo assomigliano a quelle di un cuore sano durante lo sforzo fisico", ha affermato Teemu Pukkila, coautore dello studio.

"È possibile che in molti individui precedentemente asintomatici, che hanno subito una morte cardiaca improvvisa o che sono stati rianimati dopo un arresto cardiaco improvviso, l'evento sarebbe stato prevedibile e prevenibile se l'emergere di fattori di rischio fosse stato rilevato in tempo", ha dichiarato l’autore principale dello studio. 

Uno degli aspetti più promettenti di questo studio è la possibilità di rilevare queste anomalie attraverso dispositivi indossabili come smartwatch e smart ring. Questo rende il test non invasivo e facilmente integrabile nella vita quotidiana delle persone, facilitando il monitoraggio continuo e la prevenzione tempestiva.

Questo nuovo metodo di previsione del rischio di morte cardiaca improvvisa rappresenta un passo avanti significativo nella cardiologia preventiva. La possibilità di identificare i soggetti a rischio attraverso semplici misurazioni a riposo, facilmente eseguibili con dispositivi indossabili, apre nuove prospettive per la prevenzione e il trattamento precoce delle condizioni cardiovascolari fatali.

Fonte


comments powered by Disqus

Calcola il tuo preventivo Gratuito
Ricevi un preventivo in pochi minuti, senza alcun impegno!

Anche noi odiamo lo spam e le newsletter invasive.
Per questo non ti invieremo posta indesiderata e non cederemo a terzi il tuo contatto.

Se preferisci usa il Numero Verde gratuito!
800 74 20 74
Lun-Ven dalle 8.30 alle 17.30

Ricevi un preventivo in pochi minuti
Nessun impegno di acquisto
Un esperto è sempre a tua disposizione