L'emergenza improvvisa: il piccolo è stato poi portato in ospedale e qui dichiarato fuori pericolo
Un miracolo. È questa la parola utilizzata da Manuel Ruggiero, presidente dell’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, per raccontare quanto accaduto all’interno di un complesso scolastico di Napoli, quartiere Scampia. Una storia che merita di essere raccontata e che ha per protagoniste quattro insegnanti dell’istituto che, poco dopo mezzogiorno, da educatrici si sono trasformate in eroine. Una storia che ha un inizio drammatico quando uno dei loro piccolissimi alunni, un bambino di appena tre anni, per cause ancora da accertare, perde coscienza e va in arresto cardiaco. È un attimo e quella che era iniziata come una normale giornata di scuola rischia di trasformarsi nell’incubo che nessun docente vorrebbe vivere. Invece, proprio in quel momento, il miracolo prende forma. Le educatrici fanno qualcosa di straordinario. Non si limitano a chiamare il 118 ma, nell’attesa che i soccorsi arrivino, praticano sul piccolo alunno un massaggio cardiaco. I minuti passano, interminabili, ma le quattro insegnanti non si perdono d’animo e continuano a premere sul torace del bambino, seguite telefonicamente dal personale del 118. Ed è grazie a questa manovra che il miracolo si compie perché il piccolo alunno riprende ritmo e respiro.
Nel frattempo, arrivano i soccorsi che provvedono a stabilizzare il piccolo paziente e a trasportarlo d’urgenza in ospedale dove, dopo i primi accertamenti, è stato dichiarato fuori pericolo. Sono gli stessi medici della struttura ospedaliera a sottolineare che, in realtà, è stato il provvidenziale intervento delle maestre a scongiurare la tragedia. Un intervento frutto della preparazione fortemente voluta dalla preside dell’istituto, che, proprio del pronto soccorso, ha fatto uno dei suoi pilastri al punto da avere in squadra personale pratico nell’uso del defibrillatore che l’istituto ha in dotazione.
«La formazione è essenziale – ha raccontato telefonicamente – un buon docente deve esserlo sotto ogni punto di vista, anche quello della sicurezza. Per questo motivo il personale ha partecipato a corsi di pronto soccorso, con tanto di attestati della Comunità Europea. Il risultato si è visto oggi quando, dinanzi a una potenziale crisi, ognuno ha svolto egregiamente il suo compito, dalle insegnanti al personale scolastico».