Arresto cardiaco improvviso: 60.000 vittime/anno in Italia. Un'intervista con S. Sironi di Areu evidenzia come l'uso tempestivo di defibrillatori e la formazione dei soccorritori laici possono salvare vite.
L'epidemia silenziosa dell'arresto cardiaco ogni anno uccide ben 60.000 persone in Italia. Intervenire tempestivamente, attraverso le manovre di rianimazione cardiopolmonare e l'impiego di defibrillatori automatici o semiautomatici (DAE) entro i primi 3 - massimo 5 minuti, può risultare fondamentale e salvare fino al 70% delle persone colpite. Ciò si tradurrebbe in circa 42.000 vite salvate all'anno.
L'importanza di una rete diffusa di defibrillatori sul territorio e un vasto numero di soccorritori laici certificati è evidente, come dimostrato dal modello della Lombardia. Stefano Sironi, Direttore Struttura Formazione Sanitaria di Areu, ha condiviso con Askanews il quadro lombardo: "In Lombardia siamo messi molto bene. Dal 2016 al 30 giugno 2023, abbiamo formato 315 mila operatori in grado di effettuare le manovre di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione. Questa è una percentuale notevole, stiamo parlando di più del 3% della popolazione lombarda".
Sironi ha inoltre aggiunto che il corso di formazione è molto semplice e dura al massimo 5 ore per i laici. Viene insegnato come eseguire le manovre di rianimazione, come interagire con il sistema di emergenza ospedaliero e come utilizzare in sicurezza un defibrillatore.
La Lombardia si posiziona come un modello virtuoso sia a livello nazionale che europeo, per la presenza di defibrillatori sul territorio e di operatori laici certificati. "Siamo indubbiamente un'eccellenza", afferma Sironi, "non solo in Italia ( pur con anche altre Regioni che stanno lavorando moltissimo), ma anche in Europa, in termini di rianimazione cardiopolmonare e diffusione della defibrillazione".
L'utilizzo di un defibrillatore è un processo intuitivo e accessibile a tutti, non richiede competenze mediche avanzate e può essere appreso facilmente. I defibrillatori moderni sono strumenti intelligenti che si occupano autonomamente dell'analisi del ritmo cardiaco del paziente, escludendo così ogni responsabilità da parte dell'operatore in questo delicato compito. Una volta applicate le piastre al torace del paziente, il defibrillatore avvia l'analisi automatica del ritmo cardiaco e, se necessario, prepara la scarica elettrica. Gli operatori non devono fare altro che seguire le indicazioni fornite dal defibrillatore stesso, che, attraverso spie luminose e indicazioni vocali chiare e semplici, guida passo passo l'intervento. Questa semplificazione dell'uso del defibrillatore è fondamentale per favorire un intervento tempestivo e corretto da parte di qualsiasi persona presente sul luogo di un'emergenza.