Quando si è reso conto che il collega taxista non respirava più, ha preso dalla sua macchina il defibrillatore e l'ha aiutato a riprendersi.
Ha fatto un corso per acquisire le manovre di rianimazione con l'uso del defibrillatore nel maggio dello scorso anno ma non pensava che quell'iniziativa gli avrebbe permesso di salvare la vita di un uomo. L'eroe in questione è Giovanni Tinaburri, tassista romano di 64 anni. Ancona 38, come la sigla della sua vettura di servizio, ha rianimato un collega che aveva accusato un malore mentre attendeva il proprio turno in un'area di sosta per i taxi a Trastevere. "Ho fatto quello che chiunque al mio posto avrebbe fatto", le parole del tassista romano a RomaToday.
A raccontare come abbia rianimato il tassista con l'aiuto di altri due colleghi e di una ragazza è lo stesso Ancona 38. "Eravamo fermi sul lungotevere all'altezza di piazza Giuseppe Gioacchino Belli - racconta Giovanni Tinaburri -. Avevo davanti tre colleghi, ma il capofila non si muoveva". Sorpassato dai due tassisti che si trovavano dietro di lui "uno dei colleghi è sceso per accertarsi se andasse tutto bene ma quando ha aperto lo sportello lo ha trovato incosciente, con la bava alla bocca e gli occhi rigirati".
Da qui la richiesta d'aiuto ad Ancona 38: "Il collega sapeva che avevo fatto un corso BLS apprendendo manovre di rianimazione cardiopolmonare, così come sapeva che avevo un defibrillatore nel mio taxi ed ha chiesto subito il mio aiuto". Così mentre gli altri due tassisti lo tiravano fuori dall'auto e lo mettevano sdraiato sul marciapiede "ho messo in pratica quanto appreso nel corso che ci ha fatto fare gratuitamente l'associazione Tutti taxi per amore".
Con il collega cianotico, in crisi respiratoria, "ho preso il defibrillatore che, dopo la diagnosi, gli ha dato una scarica che lo ha subito rianimato". Poi il massaggio cardiaco che "ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo nel momento in cui ha ripreso coscienza". Richiesto l'intervento nel frattempo al 118 "il collega è stato poi trasportato al Fatebenefratelli dove è stato poi salvato".
Tassista a Roma da 42 anni Ancona 38 conclude: "Sono riuscito a salvare il collega grazie al corso che la nostra associazione ha fatto fare a me ed altri 9 colleghi, fra cui cinque di noi che hanno un defibrillatore portatile nella propria vettura a rotazione". "Non sono un eroe - conclude Giovanni Tinaburri - ero solo al posto giusto al momento giusto".