Da poco meno di un mese (14 gennaio 2016), in tutte le 113 stazioni metropolitane di Milano sono stati installati i defibrillatori semiautomatici. Il progetto è il frutto della collaborazione tra ATM (Azienda Trasporti Milanesi) e AREU (Azienda Regionale Emergenza e Urgenza) e ha permesso di creare una rete “cardioprotetta” per un’estensione di 100 km circa.
All’ampio raggio d'estensione è da annoverare la tempestività dell'intervento: nella primavera 2015, Iredeem è stata contatta dall’azienda milanese per il posizionamento di 13 unità DAE (Defibrillatore semi-Automatico Esterno) da collocare in corrispondenza delle maggiori stazioni metropolitane di interscambio: Duomo, Cadorna, Centrale, Garibaldi, Lorenzo, Zara, Lotto, Rho Fiera.
La presenza di Expo in città rendeva necessario adottare apposite norme di sicurezza per garantire ai cittadini, e ai visitatori arrivati in occasione dell’Esposizione Universale, il supporto di validi dispositivi in caso di emergenza. I 13 defibrillatori sono stati effettivamente messi in loco a metà ottobre 2015 grazie a un’operazione svoltasi in orario notturno per non interferire con l’alto flusso di passeggeri che transitano durante il giorno.
La lungimiranza che ha contraddistinto questo primo intervento, ha portato a immaginare una rete capillare, che garantisse lo stesso servizio in tutte le altre stazioni. In un tempo record si è voluto estendere la presenza dei dispositivi DAE e garantire maggiore sicurezza all’interno e all’esterno della metropolitana. In meno di tre mesi, si è deciso di posizionare i rimanenti 105 defibrillatori.
L’intervento si è svolto in 10 giorni e ha visto coinvolte 2 squadre per ciascuna delle 4 linee metropolitane. Le teche contenenti i defibrillatori sono state appositamente collocate in punti nevralgici delle singole stazioni metropolitane (corridoi o mezzanini) affinché possano essere facilmente visibili sia ai passeggeri sia a chi arriva dall’esterno.
L’emergenza può infatti presentarsi tanto in metropolitana quanto nelle sue immediate circostanze. Con questa finalità si è voluto integrare la messa in posa dei defibrillatori con un’estesa campagna segnaletica in grado di notificare la presenza del defibrillatore: un cartello verde con il simbolo dell’apparecchio e la sigla “DAE”.
I defibrillatori semiautomatici hanno innumerevoli vantaggi; primo fra tutti: sono facilmente maneggevoli. Questa caratteristica è applicabile sia alle sue fattezze fisiche (sono dispositivi di piccola-media grandezza contenuti in valigette) sia alle sue modalità d’uso.
I defibrillatori semiautomatici sono infatti utilizzabili anche da personale “laico”, ovvero persone che non hanno svolto un’apposita formazione. Inutile dire che questo è uno dei motivi fondati per cui si ritiene indispensabile la presenza di unità DAE in luoghi ad alta frequentazione e la metropolitana milanese risponde a tutti gli effetti a queste caratteristiche: ogni giorno trasporta 1 milione e 200 mila persone circa. Seguendo le semplici manovre descritte nell'articolo Come si usa il defibrillatore tutti possono intervenire cercando di salvare la vita ad persona colta da arresto cardiaco.
L’unica vera competenza richiesta a chi usa il defibrillatore è la prontezza nel riconoscere un arresto cardiaco e una buona saldezza di nervi.
Non appena viene estratta la valigetta del defibrillatore dalla teca della metropolitana un allarme acustico si attiva per 30 secondi e, una volta acceso il defibrillatore, subito viene inviato un segnale alla centrale operativa che monitora lo stato dei DAE 24 ore su 24.
Questo sistema di geolocalizzazione è a sua volta rafforzato da un sistema di telecontrollo che permette al soccorritore di essere assistito in diretta durante tutte le fasi dell’operazione. In contemporanea parte una chiamata al 118. I minuti che intercorrono tra la chiamata dell’ambulanza e suo effettivo arrivo possono essere fatali per chi colto da arresto cardiaco e proprio in questo frangente il corretto uso del defibrillatore semiautomatico si rivela essere indispensabile. L’apparecchio, infatti, una volta posizionati correttamente gli elettrodi grazie alle linee guida fornite dai comandi vocali registrati, verifica automaticamente lo stato cardiologico dell’infortunato e stabilisce se attivare lo shock elettrico o meno.
Queste poche mosse, accompagnate passo per passo dall’operatore in linea e dalla guida vocale di cui sono dotati i defibrillatori semiautomatici, possono fornire un apporto sostanziale alla ripresa dell’infortunato e facilitare il lavoro dei soccorritori del 118 una volta sul posto.
L’intervento PRODAE_MI_446 inserisce Milano in una posizione di rilievo nazionale in quanto cardoprotezione. Ad oggi l’unica operazione tuttora in atto è la messa a punto della segnaletica (dal 15 di febbraio 2016 è prevista la fase ultimale), mentre il resto sarà ancora da vedersi e dipenderà il larga misura dal grado di consapevolezza e responsabilizzazione dei singoli cittadini coinvolti in casi d’emergenza.