Arriva l’estate e migliaia di persone si riversano sulle spiagge. Ma con il forte caldo, specialmente nelle ore più calde della giornata, anche la salute del cuore è a rischio.
Con il gran caldo delle spiagge, la sudorazione e l’aumento dell'attività fisica, aumentano i rischi di avere un malore, soprattutto per i soggetti più a rischio.
«Qualsiasi variazione climatica estrema, come il caldo e l’alto tasso di umidità, può far riacutizzare le patologie cardiovascolari, in particolare nei pazienti anziani che soffrono di disturbi cardiaci», spiega la dottoressa Maddalena Lettino, responsabile dell’Unità Operativa di Cardiologia dello Scompenso di Humanitas.
«Al caldo si accompagna anche la disidratazione e la perdita di sali minerali, un ulteriore fattore di stress per l’organismo che può predisporre a disturbi come l’aritmia cardiaca – aggiunge la specialista. Se il bilancio idrico dell’organismo non è equilibrato, e quindi si perdono più liquidi di quanti se ne introducano, il sangue può diventare più denso e far aumentare il rischio di eventi trombotici avversi».
Date queste premesse, si capisce subito quanto sia importante che anche gli stabilimenti balneari abbiano non solo del personale formato per intervenire in caso di malore, ma anche un defibrillatore a disposizione in caso di arresto cardiaco.
Sempre più stabilimenti balneari in tutta Italia si stanno dotando di un defibrillatore per avere spiagge cardioprotette. Negli ultimi anni è aumentato il numero di regioni ad aver emanato ordinanze balneari che sanciscono l’obbligo sulle loro spiagge di dotarsi di defibrillatori semiautomatici.
Ciò che fa piacere notare è che indipendentemente dagli obblighi di legge, gli stabilimenti si stanno spontaneamente dotando di un postazione di defibrillazione ad accesso pubblico, e questa attenzione è sicuramente molto apprezzata dai clienti in vacanza che cercano di trascorrere il proprio tempo in modo piacevole, divertente, ma allo stesso tempo sicuro.
Cosa succede d’inverno, quando gli stabilimenti balneari sono chiusi? Perché lasciare questi importanti strumenti salvavita chiusi negli stabilimenti durante l'autunno e l'inverno? Così, stanno sorgendo in tutta Italia delle interessanti iniziative per rendere sicure non solo le spiagge, ma anche le scuole. Infatti, i defibrillatori in dotazione ai lidi, durante la stagione di chiusura, saranno dati in comodato d’uso alle scuole dei comuni in cui sorgono le attività balneari, dove di sicuro potrebbero essere più utili.