La presenza del defibrillatore è un obbligo? E se sì, in quali luoghi? Rispondiamo insieme ai dubbi sorti intorno all’effettivo obbligo del defibrillatore DAE.
Il 24 aprile 2013 è stato emesso il Decreto Balduzzi con cui sono state definite le linee guida per la dotazione di defibrillatori semiautomatici da parte di società sportive professionistiche e dilettantistiche. In altre parole, obbligo defibrillatore per ASD, società sportive e palestre. Queste realtà sportive locali si vengono ad aggiungere alle strutture che per legge nazionale avevano già l’obbligo defibrillatore DAE, e cioè:
Ogni società sportiva professionistica ha i seguenti obblighi:
Ogni società/associazione sportiva dilettantistica (ASD) ha i seguenti obblighi:
Se queste sono le indicazioni generali, è altrettanto doveroso valutare le singole casistiche:
Le attività sportive dilettantistiche a basso sforzo cardiaco sono esentate dall’acquisto del defibrillatore. Le attività citate nel Decreto Balduzzi per cui non vi è l'obbligo defibrillatore sono: bocce (escluse bocce in volo), biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro, giochi da tavolo e sport assimilabili.
Le associazioni che svolgono attività sportive dilettantistiche cosiddette “itineranti” (nordic walking, podismo ed il ciclismo) hanno l'obbligo defibrillatore durante lo svolgimento dell’attività stessa.
Se la responsabilità di dotarsi e mantenere un defibrillatore semiautomatico ricade su ogni singola società sportiva dilettantistica, è anche vero che è prevista la possibilità di associazione da parte delle società che operano nel medesimo impianto sportivo (ivi compresi gli impianti scolastici) in modo da riuscire ad adempiere all'obbligo defibrillatore.
Al gestore dell’impianto può essere demandato l’acquisto e la manutenzione del dispositivo DAE previo accordo relativo alle modalità d’uso e gestione da parte delle singole società.
Durante lo svolgimento di manifestazioni sportive quali tornei o concorsi, l’impianto ospitante deve garantire la presenza di un dispositivo DAE e di personale formato. Il defibrillatore può trovarsi già in loco, oppure la sua presenza, e relativo personale formato, può essere garantita da una o più delle società “in trasferta”.
Le domande relative alla presenza dei defibrillatori semiautomatici tocca tuttavia anche altri aspetti della vita pubblica; nelle scuole, nei teatri, nei cinema, nelle piazze, sui mezzi pubblici, i defibrillatori sono obbligatori? A riguardo bisogna fare riferimento al Decreto Ministeriale del 18 marzo 2011 in cui si dispongono le modalità di diffusione dei defibrillatori automatici esterni. In esso si delega alle Regioni il compito di agire sul proprio territorio e si consiglia vivamente di prendere misure di sicurezza per i luoghi e le strutture ad alta frequentazione.
Il Decreto Ministeriale del 18 marzo 2011 consiglia (ma non obbliga) la dotazione di defibrillatori in tutti quei luoghi in cui si pratica attività sanitaria e sociosanitaria: strutture sanitarie e sociosanitarie autorizzate, poliambulatori, ambulatori dei medici di medicina generale. Lo studio dentistico, dove si praticano quotidianamente sofisticati interventi di microchirurgia molto invasiva e si utilizzano farmaci e anestetici, rientra a tutti gli effetti in quei luoghi dove si pratica attività sanitaria. Nonostante non ci sia nessuna legge a imporlo, sarebbe opportuno posizionare un defibrillatore in ogni studio odontoiatrico.