Con la recente approvazione del Ddl Scuola, il massaggio cardiaco e l'utilizzo del defibrillatore possono finalmente diventare materia d'insegnamento per i nostri ragazzi.
La novità è scritta nel DdL 1994 (noto come “La Buona Scuola”), appena approvato in via definitiva dal Parlamento. Per la precisione al comma 10, che prevede “iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, anche in collaborazione con il Servizio di Emergenza Territoriale 118 del Servizio Sanitario Nazionale e con il contributo delle realtà del territorio”.
La Legge afferma dunque un principio importantissimo: tutti devono essere in grado di prestare soccorso e di intervenire in caso di emergenza. Questo e altri aspetti di educazione sanitaria devono far parte del bagaglio culturale di ogni cittadino e quindi essere presenti anche nei programmi scolastici.
Cifre impressionanti
Perché questa novità è così importante? Perché una semplice manovra di primo soccorso può salvare una vita. E l’educazione sanitaria da questo punto di vista è cruciale, se consideriamo che:
L'impegno del 118
A chiedere l’attuazione dei corsi di primo soccorso tra le attività scolastiche, ben prima del disegno di legge appena approvato, è stato Mario Balzanelli, Segretario della Società Sistema 118 e Direttore del 118 di Taranto, promotore già nel 2005 di una legge di iniziativa popolare su questo tema che ha raccolto 93.000 firme.
A breve il Dottor Balzanelli presenterà al Miur (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) una proposta che prevede la presenza di operatori del 118 a tenere corsi gratuitamente nelle scuole medie e superiori, affiancando i docenti di scienze motorie, che potrebbero essere i referenti naturali di questo progetto.
Il programma, della durata di otto ore, conterrà tutte le nozioni fondamentali, come imparare a riconoscere l'arresto cardiaco e l'ostruzione delle vie respiratorie, oltre a insegnare l'uso del defibrillatore e il massaggio cardiaco. Particolare attenzione sarà riservata anche alle manovre di disostruzione e alle tecniche di compressione, fondamentali quando ci si trova in presenza di un'emorragia pericolosa.
“E' la più grande rivoluzione culturale per la sanità italiana degli ultimi decenni e un vero e proprio traguardo di civiltà” commenta il Dott. Balzanelli. “L'Italia si allinea al livello internazionale che prevede l'insegnamento delle manovre salvavita come obbligatorio nella scuola. Possiamo affermare con certezza che innumerevoli vite verranno salvate negli anni a venire”.