I numeri parlano chiaro: il 75% degli arresti cardiaci avviene in casa. Un defibrillatore all’interno del condominio è il modo migliore per essere protetti in caso di arresto cardiaco tra le mura domestiche.
Secondo i dati raccolti dalle Centrali 118, circa il 75% degli arresti cardiaci in Italia avviene tra le mura di casa. Se ti stai chiedendo Quanto è Diffuso l'Arresto Cardiaco, basti pensare che in Italia ogni anno muoiono per arresto cardiaco circa 60.000 persone, e che è tra le prime 3 cause di morte in Italia.
Nel caso un nostro vicino di casa o un familiare fosse colto da arresto cardiaco la prima cosa da fare dopo la chiamata al 118 sarebbe scendere in strada e correre verso il defibrillatore più vicino che, se fortunati, potrebbe trovarsi a 5, 10 minuti o più di distanza.
E se invece il defibrillatore si trovasse a meno di un minuto dalla propria abitazione? Ubicato alla portineria del condominio, o nelle vicinanze dell’ascensore? La situazione cambierebbe parecchio per la persona colpita da arresto cardiaco, perché nel giro di un minuto potrebbe essere salvata grazie al defibrillatore del condominio.
Perché avere un defibrillatore in condominio se posso chiamare l’ambulanza?
Tutti i medici concordano sul fatto che I Primi 5 Minuti Sono Decisivi. Il fattore tempo è determinante, perché ogni minuto che passa diminuiscono del 10% le possibilità di salvare chi è colpito da arresto cardiaco.
Basta un esempio come questo a far comprendere quanto la disponibilità di un defibrillatore in condominio possa assumere un forte valore sociale. Il condominio è il luogo dove statisticamente avvengono più arresti cardiaci.
Acquistare un defibrillatore in condominio può essere una scelta economica, oltre che di valore sociale. Se all’interno di un condominio con diverse unità abitative ogni famiglia contribuisse versando una quota di qualche decina di euro, si potrebbe cardioproteggere l’intero condominio. Basta un solo defibrillatore posizionato in un punto facilmente accessibile da tutti per rendere sicuro l’intero palazzo: la portineria, l’entrata, la porta dell’ascensore al piano terra.
Un caso fortunato è successo a Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo. La palazzina è di quelle con pochi appartamenti: quelle dove tutti si conoscono e quando possibile ci si aiuta a vicenda. Una donna di 84 anni che vive da sola ha appena avuto un arresto cardiaco. Il vicino di casa ha sentito il tonfo della caduta e subito si è precipitato a vedere cosa fosse successo: trova la signora a terra, esanime, non ha ferite. Appoggia l’orecchio al petto, ma non sente battito: è in arresto cardiaco. Nel condominio hanno comprato un defibrillatore semiautomatico, pronto per evenienze come queste. Mentre viene chiamato il 118 e l’ambulanza parte con il medico a bordo, viene recuperato il defibrillatore del condominio. L’uomo viene guidato in ogni passo dalla voce automatica del defibrillatore. Il defibrillatore eroga una scarica elettrica e il cuore della signora torna a battere. Mentre l’ambulanza si avvicina l’uomo riceve anche le indicazioni dalla Centrale del 118. Ma intanto l’anziana signora torna a respirare regolarmente e il suo cuore continua a battere. L’intervento è riuscito.