La sicurezza sul lavoro in Italia stabilisce regole, procedure e misure preventive da adottare per rendere più sicuri i luoghi di lavoro e ridurre il più possibile l’esposizione a rischi legati all’attività lavorativa, con il fine ultimo di evitare infortuni, incidenti e malattie professionali.
Quando si parla di sicurezza sul lavoro si tende a focalizzarsi sul rendere l’ambiente di lavoro sicuro da rischi chiaramente prevenibili. La messa in sicurezza dell’ambiente lavorativo, evitando i pericoli tangibili, merita sicuramente la nostra attenzione, ma creare un sistema efficace di primo soccorso è determinante per poter affrontare al meglio una situazione di emergenza sanitaria, come l’arresto cardiaco.
Sicurezza sul lavoro vuol dire anche predisporre degli strumenti utili al primo soccorso all’interno del sistema dell’emergenza aziendale. Fra questi, vi è il defibrillatore DAE. La sua presenza è ancor più fondamentale in quegli ambienti di lavoro in cui:
A soffermarsi sull’importanza della presenza del defibrillatore DAE sui luoghi di lavoro è la pubblicazione “Il primo soccorso nei luoghi di lavoro” elaborata dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Inail: “sensibilizzare le imprese ad incrementare la presenza di DAE nei luoghi di lavoro potrebbe rivelarsi uno strumento importante per ottenere una copertura efficace del territorio ed incrementare la rete di accesso pubblico alla defibrillazione precoce, soprattutto nel caso di luoghi di transito e di permanenza di molte persone come centri commerciali, grandi supermercati, aeroporti, stazioni, impianti sportivi, uffici aperti al pubblico, scuole”.
Il defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) è uno strumento portatile in grado di analizzare il ritmo cardiaco ed erogare una scarica elettrica al cuore per rimetterlo in ritmo. Il defibrillatore permette quindi di intervenire in caso di arresto cardiaco, dando la possibilità a un tuo dipendente, a un tuo collega, di salvarsi da morte certa. Può essere usato anche da personale non sanitario perché riconosce senza errore i casi in cui la scarica è necessaria e non interviene se la terapia elettrica non è indicata con assoluta certezza. Pertanto non spetta al soccorritore fare la diagnosi, ma egli deve solo seguire le indicazioni dettate dalla macchina. L’unica accortezza da avere è quella di non toccare il paziente durante l’analisi e la scarica e di assicurarsi che non ci siano pericoli attorno.
Se si pensa che l’arresto cardiaco non sia un fenomeno così diffuso da richiedere addirittura l'acquisto di un defibrillatore, non vi è nulla di più sbagliato: l’arresto cardiaco uccide 165 persone ogni giorno in Italia. Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo attribuibile a queste patologie oltre il 41% dei decessi registrati ogni anno, ben oltre la percentuale ascrivibile a tutte le patologie tumorali.
Acquistare un defibrillatore permette ad aziende e titolari di partita IVA di accedere a una serie di agevolazioni molto vantaggiose, che permettono di assorbire il costo di acquisto di un defibrillatore DAE.
L'Inail premia con uno sconto, chiamato "oscillazione per prevenzione" le imprese che si dotano di un defibrillatore in azienda e organizzano un corso BLSD per i propri dipendenti, anche se per legge non è obbligatoria l’adozione di un defibrillatore.
Oltre agli Sconti al Premio Inail per aziende, l’acquisto di un defibrillatore permette un ammortamento del 130% nella dichiarazione dei redditi, perché considerato bene o materiale strumentale. Questa agevolazione è entrata in vigore nel 2016 con la legge di Stabilità per supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, come il defibrillatore, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.