Nella maggior parte delle regioni Italiane lo studio dentistico non ha l'obbligo di defibrillatore, anche se fortemente consigliato
La maggior parte degli studi dentistici, ha a disposizione dei suoi pazienti kit per le emergenze mediche con farmaci e attrezzature per il trattamento avanzato delle vie aeree e per gestire le piccole emergenze più comuni all’interno di uno studio. Purtroppo, però, gran parte degli studi odontoiatrici non ha ancora un defibrillatore che, di fatto, è l’unico strumento capace di far fronte a un arresto cardiaco.
Il Decreto Ministeriale del 18 marzo 2011 consiglia la dotazione di defibrillatori in tutti quei luoghi in cui si pratica attività sanitaria e sociosanitaria: strutture sanitarie e sociosanitarie autorizzate, poliambulatori, ambulatori dei medici di medicina generale. Lo studio dentistico, dove si praticano quotidianamente sofisticati interventi di microchirurgia molto invasiva e si utilizzano farmaci e anestetici, rientra a tutti gli effetti in quei luoghi dove si pratica attività sanitaria. Nonostante non ci sia nessuna legge a imporlo, sarebbe opportuno posizionare un defibrillatore in ogni studio odontoiatrico.
Ma nell'ambulatorio del nostro medico di famiglia o dal nostro dentista di fiducia, è presente un defibrillatore pronto all’uso?
Tra i due, è sicuramente lo studio odontoiatrico ad avere più necessità di un defibrillatore. Ma perché?
Ma perché uno studio dentistico dovrebbe dotarsi di un defibrillatore?
Non è certo nostra intenzione creare allarmismi, anche perché fortunatamente al giorno d’oggi è basso il numero di arresti cardiaci all’interno di studi medici e dentistici, ma crediamo sia comunque un atto di responsabilità e professionalità poter garantire la salute dei pazienti in ogni situazione.
Ogni studio medico e dentistico dovrebbe essere in grado di far fronte ad ogni emergenza nel modo più tempestivo e professionale possibile. Proprio in quest’ottica la Regione Toscana ha imposto l’obbligo del defibrillatore per tutti i dentisti.
La Regione Toscana, con la Legge regionale n° 50 ha introdotto nuovi adempimenti per le “Norme in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie”, con attenzione ai requisiti autorizzativi di esercizio.
Dal 24 novembre 2016 la Regione Toscana ha così imposto a studi medici e dentistici la presenza di un defibrillatore tra le attrezzature richieste per poter esercitare l’esercizio.
Anche la Regione Basilicata non è da meno e ha già dal 2011 aperto le porte alla cardioprotezione negli studi odontoiatrici: tra i requisiti minimi per l’esercizio dell’attività ambulatoriale odontoiatrica figura anche un carrello per l’emergenza, presidi farmacologici adeguati alle tipologie d’intervento e la presenza di un defibrillatore.