In caso di arresto cardiaco il nemico numero uno è il tempo, poiché già dopo 5 minuti dall’evento cominciano i primi danni a livello neurologico. In questo articolo spiegheremo in modo semplice come agire se si è testimoni di un arresto cardiaco
Riconoscere un arresto cardiaco può non sempre essere facile: proprio come abbiamo approfondito nell’articolo Come riconoscere l’arresto cardiaco e intervenire è importante capire se la persona effettivamente non è cosciente e non respira.
Una volta riconosciuto l’arresto cardiaco la prima cosa da fare è chiamare o far chiamare il 118/112, rispondendo in modo chiaro alle domande. Se i soccorsi sono stati già chiamati, è importante confermare che c'è una persona che non è cosciente e non respira. Solo così l’operatore potrà confermare l’effettivo arresto cardiaco della persona, dare indicazioni su come agire e inviare al più presto i soccorsi.
Il passo successivo e fondamentale per aumentare le probabilità di sopravvivenza in attesa dell’arrivo dell’ambulanza è mandare qualcuno a prendere il defibrillatore più vicino: sono sempre più le città e i paesi che mettono a disposizione dei cittadini defibrillatori accessibili a chiunque.
Mentre si è in attesa del defibrillatore iniziare il massaggio cardiaco, come indicato anche dall’operatore dei soccorsi al telefono, il quale saprà guidare l’operatore in questa fase. Per avere informazioni pratiche puoi leggere il nostro articolo su Come fare il massaggio cardiaco. Anche in questa fase è necessario cominciare appena possibile il massaggio cardiaco , poiché in mancanza di un defibrillatore è l'unico modo per posticipare i danni neurologici.
Non appena il defibrillatore sarà a disposizione, è necessario interrompere il massaggio cardiaco, senza perdere preziosi secondi. Accendere il defibrillatore e seguire le indicazioni fornite dal dispositivo, nonché dal 118.
Seguendo le istruzioni e le immagini, attaccare le piastre adesive sul torace del paziente e non appena il defibrillatore lo indicherà bisognerà allontanarsi dal paziente assicurandosi che nessuno lo tocchi, per permettere al defibrillatore di analizzare il ritmo cardiaco della vittima.
Seguire le indicazioni del defibrillatore, che potrà indicare di premere il pulsante di shock o ricominciare il massaggio cardiaco.
Continuare così fino all’arrivo dell’ambulanza.