Ogni defibrillatore ha delle specifiche caratteristiche e sapere ciò di cui si ha bisogno può guidare nella scelta del giusto defibrillatore
Quando acquisti un defibrillatore, è importante che esso risponda ai tuoi bisogni. Questo perché non tutti i defibrillatori sono uguali, e capire quali sono le caratteristiche da tenere in considerazione può aiutare ad orientarsi fra i vari modelli
Resistenza a fattori atmosferici
Polvere: si spera sempre di non utilizzare mai un defibrillatore, e come si suol dire “lasciarlo a prendere la polvere”. Ma sono proprio le polveri che in questo caso possono dimostrarsi dannose per il defibrillatore, riducendone addirittura la funzionalità ed efficacia nel momento del bisogno.
Acqua: l’esposizione del defibrillatore all’acqua può comprometterne la funzionalità. Questo può riguardare ambienti umidi, come le piscine, ma anche un’esposizione diretta del defibrillatore all’acqua (se usato ad esempio su una superficie esposta a pioggia).
Per questo, in base all’uso che verrà fatto del defibrillatore e alla sua ubicazione, è necessario considerare il grado di protezione IP, che classifica e valuta il grado di protezione fornito da involucri meccanici: la prima cifra rappresenta l'indice di protezione contro la penetrazione di oggetti solidi e polveri, mentre la seconda cifra indica l'indice di protezione contro la penetrazione di liquidi. È sempre consigliabile scegliere un defibrillatore con un buon valore IP, così da proteggerlo contro getti d’acqua e polvere: il defibrillatore FRX ha ad esempio un IP di 55.
Facilità di utilizzo
Come già abbiamo sottolineato, il defibrillatore può essere utilizzato da chiunque, e per questo è necessario che il suo utilizzo sia semplice ed immediato per tutti. A tal proposito, il defibrillatore deve avere:
Pochi tasti: bastano un tasto di accendimento e uno di erogazione della scarica. In questo modo si evita di generare confusione in un momento di panico e insicurezza
Comandi acustici: le indicazioni vocali permettono all’operatore di sapere cosa fare in ogni momento.
Indicatori visivi: può succedere di trovarsi in un luogo molto rumoroso o affollato, e di non riuscire a cogliere tutti i comandi acustici del defibrillatore. Le spie si accenderanno per guidare l’operatore anche visivamente.
Affidabilità
Un defibrillatore, forse più di qualsiasi strumento tecnologico, deve funzionare al momento opportuno. Cosa succederebbe infatti se trovandosi davanti a una persona in arresto cardiaco ci si accorgesse solo in quel momento che il defibrillatore non funziona?
L’autotest: Alcuni defibrillatori, tra cui il modello Philips, eseguono giornalmente degli autotest, cioè dei test automatici che verificano il dispositivo e lo mantengono pronto all’uso. In caso di malfunzionamento, il dispositivo lo segnala mediante una spia luminosa e sonora. Un autotest svolto in modo meno frequente può non garantire il funzionamento al momento opportuno.
Consumabili
Per consumabili si intendono quei componenti che si scaricano o usurano nel corso del tempo: nel defibrillatore, i consumabili sono le piastre e la batteria. Al momento dell’acquisto è bene tenere in considerazione anche alcuni aspetti riguardanti queste parti:
Costo: un basso costo del defibrillatore può a volte trarre in inganno, perché potrebbe nascondere un alto costo dei consumabili. È infatti da tenere in considerazione anche il costo delle parti consumabili, che rientrano a tutti gli effetti nel costo finale del defibrillatore.
Utilizzo pediatrico: in caso di utilizzo su bambini, la scelta migliore è a nostro avviso la chiavetta pediatrica. La chiavetta, oltre a non rendere necessario l’acquisto di una coppia apposita di piastre pediatriche, permette di inserire semplicemente la chiavetta nel caso si trattasse di un bambino. Oltre a un risparmio di denaro, c’è una maggiore semplicità della procedura.
Solidità dell’azienda
Per qualsiasi problema legato al funzionamento, o al non funzionamento, del defibrillatore ci si deve rivolgere all’azienda produttrice.
Se l’azienda non ha una sede in Italia potrebbe non riuscire a dare il giusto supporto ai propri clienti, non solo per le difficoltà linguistiche, ma anche per differenze legislative.
Una nuova realtà aziendale potrebbe invece non avere i giusti mezzi economici e legali su cui contare.
Assicuratevi quindi che l’azienda produttrice sia una solida realtà, possibilmente con una sede in Italia.