Esistono diversi tipi di defibrillatore: Defibrillatore automatico e defibrillatore semiautomatico. Cosa sono, differenze e quale conviene acquistare
Sicuramente avrai sentito parlare di defibrillatore automatico o semiautomatico. Entrambi ricadono sotto l'acronimo DAE, ma cerchiamo insieme di fare un po' di chiarezza.
Il defibrillatore automatico è un dispositivo che eroga la scarica richiedendo un intervento minimo. All'operatore è richiesto semplicemente di accendere il defibrillatore, posizionare gli elettrodi sul torace del paziente e assicurarsi che nessuno tocchi la vittima di arresto cardiaco. Da luglio 2021 il defibrillatore automatico è utilizzabile anche in Italia, grazie alla nuova legge sui defibrillatori.
Il defibrillatore semiautomatico è definito così perché necessita di due interventi manuali da parte dell'operatore:
Entrambi gli interventi sono davvero semplici, perché richiedono solamente che sia premuto un pulsante.
Anche con il defibrillatore semiautomatico tutte le operazioni sono semplificate al massimo. Il defibrillatore semiautomatico guida il soccorritore con istruzioni vocali chiare e semplici, attraverso le varie fasi della procedura, che prevedono la rianimazione cardiopolmonare, l'analisi del ritmo cardiaco e l'eventuale abilitazione della scarica.
Analisi del ritmo cardiaco. Una volta applicati gli elettrodi sul torace del paziente, il defibrillatore inizia le rilevazioni del ritmo cardiaco e le istruzioni del defibrillatore si adattano passo a passo alla situazione.
Abilitazione della scarica. Conclusa la valutazione del ritmo cardiaco, il defibrillatore semiautomatico, solo se necessario, dispone l'erogazione dell'energia per la scarica e richiede di premere il pulsante. Inoltre, indica di chiamare il servizio di pronto soccorso e di eseguire la RCP (Rianimazione Cardiopolmonare).
Nel caso in cui, al loro arrivo, i soccorritori richiedano un riepilogo del trattamento fornito, lo possono recuperare dalla memoria interna del defibrillatore.