L'arresto cardiaco improvviso può colpire chiunque, a prescindere dall'età o dalla storia clinica. Dopo che il cuore si ferma, il muscolo cardiaco trema anziché pompare sangue, smettendo di fornire sangue al corpo. La perdita di conoscenza può avvenire in meno di 10 secondi.
A ogni minuto che passa, la possibilità di sopravvivenza diminuisce da 7 a 10 per cento. La circolazione nel corpo, e in particolare l'irrorazione del cervello, deve essere ripristinata entro dieci minuti, altrimenti le conseguenze potrebbero essere mortali.
Se entro 5 minuti dall'evento si applicano assieme la la rianimazione cardiopolmonare (compressione del torace unita a respirazione bocca a bocca) e la scarica del defibrillatore semiautomatico, la possibilità di sopravvivenza aumenta del 75 per cento.
Avere disponibile qualcuno che sappia rispondere con prontezza in caso di arresto cardiaco, riduce il tempo in cui il cervello rimane privo di sangue e migliora notevolmente le possibilità di sopravvivenza e di recupero completo.
E' quindi fondamentale conoscere e saper eseguire le manovre che possono salvare la vita di coloro che ne sono colpiti: manovre semplici, sicure, che chiunque di noi, anche senza una preparazione sanitaria specifica, è in grado di attuare.